Spesso sento frasi come: “questo terminale è molto robusto perchè è un IP 64…” la frase è tanto vera quanto la seguente: “questa automobile è molto veloce perché è rossa”.
Il fatto che le automobili rosse siano tipicamente veloci, non assicura che lo siano veramente…. 🙂 così pure l’IP rating non è un parametro che dice direttamente quanto sia robusto un terminale.
Vediamo insieme perché !
Sono molto numerosi i parametri, test e certificazioni previsti dalle normative internazionali (citiamo ad esempio EN, IEC, UL, ISO) rivolti soprattutto a garantire la sicurezza dell’utilizzatore.
Una parte di questi servono a dare elementi di misurazione delle caratteristiche dei prodotti (meccaniche, elettriche, elettroniche, chimiche…) e quindi di loro comparazione oggettiva e regolata, utili anche per orientare correttamente la scelta.
Riporto i principali e più intuitivi:
IL GRADO DI PROTEZIONE IP (norme EN/IEC 60529)
Es.: IP54
(l’MC9500 di MOTOROLA è un IP67)
Eccovi la tabella completa con le descrizioni:
o se la preferite in formato PDF: IP-rating
Subito una precisazione: “cemento” in inglese è “concrete“, giusto per capire che se il vostro terminale è stato testato per cadere sul concreto… in realtà è solo frutto di una traduzione maldestra…
(Ecco un video della UNITECH (Taiwan) di come viene eseguito il test di caduta. )
Teniamo presente che la differenza ad esempio tra due terminali che resistono a cadute da 1,5 metri e da 1,8 metri sembrerebbe poca cosa, in realtà comporta grandi differenze in termini di qualità della costruzione.
(i terminali della serie CN70 di INTERMEC resistono a cadute da 1,8 metri)
A queste specifiche spesso viene aggiunta quella di:
RESISTENZA ALLE VIBRAZIONI
Es.: 60 minuti di accellerazioni sinusoidali da 4G 5Hz-2KHz in 4 assi
Capacità di resistere a delle accelerazioni di diversi G, sinusoidali, a frequenze variabili in Hz (cicli al secondo), con diversi assi di orientamento.
Questo tipo di test mette sotto stress soprattutto i contatti, le connessioni interne ed i punti di fissaggio dei componenti interni.
TEMPERATURA OPERATIVA e DI STOCCAGGIO
Es.: +20~+50°C operativa, -5~+70°C stoccaggio
Molto importanti nel mobile computing per capire a che temperatura l’apparato può funzionare senza problemi (operativa) e a quali temperature può essere immagazzinato spento senza che si rovini (stoccaggio).
A basse temperature i display LCD tendono a rallentarsi visibilmente, mentre le batterie riducono notevolmente la loro autonomia; alle alte temperature si possono verificare surriscaldamenti dei componenti, cedimenti o deformazioni della componentistica.
Teniamo presente che l’interno di un’auto lasciata al sole d’estate raggiunge tranquillamente i +50°C, in certi punti (cruscotto, sedute dei sedili anteriori) può raggiungere addirittura i 70°C…
Talvolta vengono indicati anche i valori di SHOCK TERMICO, quindi i valori che per brevissimo tempo possono essere sopportati senza danno.
RESISTENZA ALLE CARICHE ELETTROSTATICHE
Es.: +-15KV in aria, +-8KV diretta
La capacità del terminale di resistere alle cariche elettrostatiche che possono prodursi nel normale uso senza che si danneggino i componenti elettronici interni.
Pensiamo ad esempio all’elettricità statica prodotta da abiti in lana, quel scintillio che notiamo quando ce li leviamo sono scariche ad alta tensione e bassissima corrente, innocui per l’uomo, ma pericolosi per i circuiti integrati.
Si misura in KV (migliaia di Volt) e di norma vengono indicati due dei seguenti valori:
– scariche in aria (ravvicinate)
– scariche in aria indirette (verso il terminale senza contatto)
– scariche dirette (a contatto del terminale)
Il primo è di solito doppio rispetto agli altri due.
UMIDITA’ RELATIVA
Es.: 10-90% RH
E’ l’umidità ambientale alla quale il terminale può funzionare senza problemi. Qualcuno erroneamente considera il 100% equivalente all’immersione in acqua, in realtà significa aria 100% satura di umidità.
Quasi sempre si considera il valore ”non condensante”, vale a dire che non è valido in caso di creazione interna o esterna di condensa a causa ad esempio di rapidi cambi di temperature.
ALTITUDINE OPERATIVA E DI STOCCAGGIO
Es.: -500mt ~ +5.000 mt operativa, +8.000mt stoccaggio
Semplicemente a quali altitudini l’apparato funziona/può essere trasportato senza problemi.
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