Quando l’interfaccia fa la differenza, producendo un apparente assurdo come questo.
In questo ambito la Customer Satisfaction B2C non è così scontata, soprattutto quando si tratta di “gorilla commerciali” come le major TELCO, in particolare TRE / H3G, WIND e VODAFONE.
E’ normale che il loro atteggiamento e l’interfaccia sia molto migliore nel settore business rispetto a quello privato, tuttavia ci sono limiti di etica e di correttezza commerciale che non vanno comunque superati.
Ed ecco che dopo aver subito nel privato prelievi indesiderati con ogni furberia, vista l’inefficacia di ogni forma di comunicazione (pannelli vari, email, social, gommosi Help Desk stranieri, raccomandate, PEC) e delle condanne con relative maxi-multe, ho esercitato il mio massimo potere di cliente: cambiare fornitore.
Ho cercato la soluzione, l’ho trovata, l’ho provata e dopo quasi due anni su 8 utenze private [aggiornato gennaio 2017] posso confermare che è possibile fare serenamente il cliente ! Nel mio caso, incredibile ma vero, con un operatore virtuale sotto rete TIM: TISCALI MOBILE. Speriamo continui così.
Chiunque come me abituato a controllare l’operato dei fornitori, a lavorare con BI e report di ogni sorta, automaticamente acquisisce l’abilità di individuare rapidamente qualcosa che non quadra, anche nelle bollette di casa…