Come di consueto non ripeterò quanto già diffusamente si trova nei media, piuttosto ho raccolto qui le informazioni un po’ più difficili da trovare, documentate, sul virus coronavirus SARS-Cov-2 e sulla relativa sindrome COVID-19.
Penso possano essere interessanti o utili, tradotte in una forma più digeribile.
Per chi desidera informazioni utili sulle mascherine di protezione, consiglio questo articolo.
Innanzitutto facciamo chiarezza sui termini:
SARS-CoV-2: è il nome tecnico del virus dell’attuale pandemia, che sta a significare “Severe Acute Respiratory Syndrome CoronaVirus 2“. Inizialmente il suo nome era 2019-nCoV, ossia “nuovo Coronavirus“, per la sua forma; poi gli scienziati hanno capito essere una mutazione del suo letale predecessore SARS-CoV che causava la SARS, appunto, e quindi gli hanno dato lo stesso nome aggiungendo il -2.
CORONAVIRUS: non è il nome di un virus ma di un vasta famiglia di virus animali ed umani, che comprende quelli che causano raffreddori, molte influenze stagionali fino a gravi malattie come la SARS. Il nome deriva dalla loro forma circolare (vedi foto) con appendici che li fanno sembrare delle corone.
Molte affermazioni sui coronavirus generici e influenze generiche hanno portato purtroppo a molta confusione (voluta o meno che fosse).
COVID-19: ancora, non è un virus, ma il nome della sindrome (la malattia) causata dal SARS-CoV-2. E’ vero che può confondere il fatto che nell’acronimo del nome del virus ci sia quello di una sindrome (SARS).
Fonte: Ministero della Salute – World Health Organisation
SARS: come detto significa Sindrome Respiratoria Acuta Grave.
La sindrome COVID-19 porta a dolori lancinanti nella respirazione, fiato molto corto, scarsa ossigenazione dei tessuti e del cervello fino a conseguenze letali.
Ecco una bellissima infografica (grazie a Azuravesta) che mostra cosa avviene nel nostro corpo al livello degli alveoli polmonari:
Clicca sull’immagine per vederla a schermo intero
La terapia attuale (03/2020) prevede potenti antidolorifici e la respirazione forzata con apposite attrezzature in terapia semi-intensiva con respiratori o intensiva intubando il paziente.
In queste condizioni si aspetta la guarigione che può arrivare anche dopo parecchie settimane.
Immagini tecniche e artistiche del SARS-CoV-2
Si calcola come % sui diagnosticati, ossia sui malati dichiarati, sintomatici.
I morti effettivi in termini assoluti dipendono ovviamente anche dall’infettività del Virus, dalle misure di contenimento del contagio, dalla diffusione o meno di vaccini ed altri fattori sociali, ambientali, etc.
Per omogeneità di confronto per tutti i casi non consideriamo gli infetti asintomatici, di cui tanto si parla riuscendo a confondere per bene le idee.
La COVID-19 è 30 volte più letale della normale influenza e se come tale si diffondesse causerebbe in Italia circa 150.000 morti – tantissimi ! – purtroppo il rischio è addirittura più grave:
la mortalità del 3% presuppone che tutti i malati gravi vengano curati senza saturare le strutture di terapia intensiva, considerato anche il lungo decorso di 1-2 mesi.
In caso contrario, la mortalità salirebbe a circa il 15-20% con un potenziale devastante di decessi di oltre 1 milione di Italiani.
Ora forse è più chiaro l’alto grado di allarme e le drastiche misure di contenimento fin dalla prima comparsa e la necessità assoluta di limitarne la diffusione, senza mai considerarla come certi sconsiderati hanno fatto una “normale influenza”, anche perché al momento non ci sono cure particolari né vaccini (al 03/2020).
Curva di diffusione tipica di precedenti influenze stagionali
PS: chiunque rilevi inesattezze su quanto riportato sarò grato me lo segnalasse via Linkedin: www.linkedin.com/in/baldassar
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