Visual, Auditory, Kinesthetic nella pratica – 3a parte

Abbiamo chiuso la [ 1a parte ] scoprendo che le persone hanno una spiccata preferenza per uno dei cinque sensi.
Nella [ 2a parte ] ci siamo divertiti (spero!) a scoprire le inclinazioni del linguaggio interiore delle persone e come questo si manifesti all’esterno.

Con queste pulci nell’orecchio troverete ora divertente osservare amici, parenti e scoprire in loro elementi che prima vi sarebbero sfuggiti.
E’ sufficiente osservare. Proseguendo il nostro viaggio ne vedremo delle belle nell’affascinante psiche umana.

In barba a mille corsi, mille slides powerpoint e tanti guru “bla-bla”, vediamo finalmente qualche esempio pratico!

Ho pensato di cercare dei “campioni” tra note persone dello spettacolo. Meno facile del previsto perché essendo professionisti della comunicazione hanno spesso sviluppato un modo di comunicare “equilibrato” per raggiungere una platea più ampia.

Iniziamo con questo breve video con Gigi Marzullo e provate a indovinare quale sia il suo canale prevalente (proseguite dopo a leggere…):

Osservate la testa quasi bloccata in orizzontale e spesso inclinata di lato, il linguaggio cadenzato e ricercato tipico degli uditivi più spinti: sembra davvero godere del proprio eloquio e dei propri giochi di parole.
Deve compiacersi anche delle sue stesse domande sempre formulate in maniera ricercata. In altri video potremo vederlo suggerire la risposta o l’alternativa di risposte, come a “guidare” verbalmente l’intervistato.

Le braccia si muovono in orizzontale e raramente superano la zona mediana del corpo.
In altri video lo vedrete toccarsi i capelli vicino all’orecchio, zona di grande attenzione per gli uditivi.
E dulcis in fundo: come si chiama il programma da lui ideato e piu’ caratteristico?
Sottovoce” (uditivo).
Un altro programma si chiama “Applausi” (uditivo) e “Cinematografo” (visuale/uditivo) anche se questi ultimi non fanno molto testo per la loro diretta connessione all’ambiente televisivo.

Qualcuno potrebbe obiettare che spesso si aggiusta gli occhiali, classica zona di interesse per i visuali, ma come vi ho detto non perdiamoci in un dettaglio e consideriamo sempre l’insieme e la maggioranza degli elementi. Poi vorrei vedere voi con il peso di quegli occhialoni sul naso… 🙂
Quale potrebbe essere secondo voi il suo canale secondario?

 

Ora diamo un’occhiata ad un altro personaggio: Vittorio Sgarbi.
E’ praticamente impossibile trovare un video online che non avesse contenuti imbarazzanti o non parlasse di politica, per cui ho dovuto rassegnarmi…
Sgarbi spinge molto un po’ tutti i canali sensoriali e nel tempo ha migliorato questa capacità riuscendo quindi a “bucare” meglio lo schermo. Tuttavia il suo canale preponderante resta evidente:

La posizione seduta non è la migliore per osservare una persona, cionostante notate come il suo modo di gesticolare sia ampio e rivolto verso l’esterno. In altri video, soprattutto quando è in piedi, ha una gestualità centrifuga (vedi puntata precedente) che arriva ad essere letteralmente invasiva.
I suoi gesti servono spesso a rappresentare o rinforzare immagini, delineare e disegnare concetti.

La sua dialettica è notoriamente molto veloce, con raffiche di parole e con una prevalenza di termini visuali soprattutto laddove esisterebbero alternative diverse.
E’ evidentissimo come ami esprimersi per immagini e metafore, talune piuttosto feroci, spesso nei suoi programmi ha sfruttato direttamente immagini o dipinti per rafforzare ai telespettatori i suoi discorsi.

A conferma di tutto, oltre alla letteratura, le sue principali passioni sono notoriamente legate alla visualità: pittura, scultura, architettura, paesaggistica…

 

Il prossimo caso – già immaginate sarà un cinestesico – non è un conduttore, ma un personaggio televisivo che ho già sfruttato in un post sul management… il Top Chef  Gordon Ramsay, noto per i programmi “Hell’s Kitchen” e “Kitchen Nightmares”.

Voi direte: è un esempio troppo ovvio, con il mestiere che fa come minimo sarà un gustativo/olfattivo e quindi cinestesico !!
Non è detto… vediamo invece come – al di là dell’aspetto culinario – ci siano ben altri segnali che lo caratterizzano chiaramente.
Osservate all’inizio e al minuto 2.20:

Anche senza capire l’inglese credo sia facile intuire il canale preferenziale di Ramsay.
Il suo modo di gesticolare e di muoversi è estremamente fisico.
La gestualità è chiaramente tesa a sottolineare fisicamente i concetti che esprime, chiude la mano per dare sostanza ai ragionamenti, raggruppa le dita tra loro, le rivolge verso l’alto come per sostenere il concetto, stringe tra loro le sue mani, le muove, le batte o fa applausini, stringe le spalle.
Tocca energicamente gli oggetti e ama toccare, appoggia le mani sui fianchi, quando indica lo fa come se avesse una spada al posto del dito oppure usa la mano a “spatola” per tagliare l’aria o “spazzare via” le persone…

Quando discute arriva all’atteggiamento del toro (testa avanti) o del gorilla (petto avanti). Ama anche gesti provocatori e fisici come il “taglio della gola”, spesso tocca le persone e si muove in modo molto dinamico. E’ chiaramente un uomo del “fare”.
Oltre all’inevitabile terminologia olfattiva/gustativa le sue parole preferite sono comunque molto fisiche e dinamiche: diamoci una mossa, muovi il culo, vai a farti fottere… (tra le frasi più cinestesiche che esistano ! 🙂

Quando è rilassato il suo parlare ha un tono basso, fa sentire il suo respiro e tra le frasi inserisce pause importanti.
La sua testa (quando non osserva qualcosa in specifico) è prevalentemente verso il basso, quando pensa il suo sguardo è rivolto verso il basso.
Cercatevi qualche altro video di Gordon Ramsay e troverete mille conferme della sua spiccata predilezione al canale cinestesico !

Abbiamo visto degli esempi applicati alle persone e potete divertirvi a stimolare il vostro spirito di osservazione su vostre conoscenze.

A questo punto ci protremmo chiedere:

Ci sono altri ambiti dove notare questi aspetti?
SI !
ovunque ci sia comunicazione.

Facciamo altri esempi.

Il film Disney IL RE LEONE, di cui vi allego un estratto:

Nonostante l’ambientazione e i bei panorami, è nel complesso un film estremamente cinestesico soprattutto nei tre personaggi centrali Timon, Pumba e Simba.
Il contatto fisico tra i personaggi è costante, ossessivo, da loro ricercato oltre che essere fonte di divertimento.
Pumba (il facocero) è noto per le sue catastrofiche “puzzette”.

Spesso evidenziano il piacere fisico del mangiare in quantità abominevoli e credo che per la prima volta in un film Disney si vedano i personaggi mangiare con evidente voluttà degli esseri vivi, in questo caso “prelibati” insetti.
Uno dei saluti di Timon è “teniamoci in contatto!” e in linguaggio ha una preponderanza impressionante di termini cinestesici.

Vi ho fatto notare che il canale preferenziale si evidenzia anche quando in presenza di una scelta ampia questa cada invece su termini di un canale specifico.
Ebbene, quando Timon viene istruito a fare la guardia le istruzioni sono: “Gattona, Annusa, Sobbalza!“.
Sono tutti termini cinestesici che sostituiscono ad esempio “guardare, scrutare, ascoltare, origliare” che dovrebbero essere in primo piano (assieme ad annusare) nel fare la guardia nel deserto !
Nell’originale inglese il ragionamento non cambia “Scurry, Sniff, Flinch!”.

Qualcuno di voi ora potrebbe affermare che è ovvio che in un cartone per bambini le gag siano molto fisiche: sgambetti, capriole, cavalcate, pugni… oppure collegate a cose divertenti come la puzza o di immediata importanza come il mangiare.

Tutti d’accordo ?  Bravissimi, è proprio così !
E qualcuno di voi immagino intuisca che c’è qualcosa sotto…

Se ricordate, nella puntata precedente vi dicevo che le percentuali di visivi, uditivi e cinestesici sono influenzate da fattori come la scolarità, l’ambiente, la cultura, l’età. Ed infatti…

i neonati nascono cinestesici: nonostante abbiano i sensi tutti organicamente funzionanti (la vista un po’ meno) i neonati sanno usare benissimo da subito la parte cinestesica – tatto, gusto e soprattutto l’olfatto – indispensabili alle primarie esigenze di alimentazione e sopravvivenza. In secondo piano resta comunque la parte uditiva, che ha un ruolo importante fin prima della nascita.

Negli anni poi l’individuo impara ad usare bene tutti gli organi sensoriali e come abbiamo visto il 75% si “converte” per così dire al visuale o all’uditivo.
Abbiamo già detto infatti che un conto è che il senso meccanicamente funzioni, ma saperlo usare è un’altro paio di maniche e sempre più gestito dalla psicologia dell’individuo !

Quindi, neonati a parte, anche i bambini sono in grande maggioranza cinestesici e si riducono in percentuale mano a mano avanza l’età di riferimento.
Cinestesico è quindi il loro stile di divertirsi ed apprendere, ecco perché amano le esperienze e le sensazioni fisiche, il contatto personale, abbracci e coccole, usare il corpo, giocare con gli oggetti, manipolare, costruire, rompere…

Un film che abbia come target principale i bambini, è naturale che scelga il linguaggio da loro preferito: quello cinestesico !

Proseguiamo.

Molti di voi avranno visto AVATAR, non importa se in 2D o 3D, piaciuto o meno che sia: è indubbiamente uno dei film più curati dal punto di vista della ideazione grafica, visiva e mitologica.

E’ piuttosto evidente che sia un film nel complesso visuale, notate oltretutto i personaggi con gli occhi molto grandi… vediamo due soli esempi, collegati tra loro:

questo è il brano principale della colonna sonora, si intitola “I see you” (coincidenza…?):

Non siete ancora convinti ?  Eccovi allora la prova definitiva !

La parola “amore” o le frasi “ti amo”, “ti voglio bene” sono tutte neutre, ossia colpiscono la globalità dei sensi senza sbilanciarsi su un canale specifico.
Da non confondere con “fare l’amore” che è un concetto prevalentemente cinestesico.

Ebbene, in questo film la frase “Io ti amo” è stata incredibilmente resa con “Io ti vedo“.
Per un visivo questa è pura poesia… 😉

Il pensiero interiore (visivo) dell’autore l’ha portato ad adottare il più visuale dei verbi (vedere)
per rappresentare il sentimento umano più grande
e sensorialmente coinvolgente !

Avete notato che la donna – mentre dice “io ti vedo” – tiene calorosamente la mano (cinestesico) subito sotto l’orecchio (uditivo) ?
Immaginate la stessa scena senza le mani… sarebbe stato piu’ difficile capire il vero senso della frase col rischio di interpretarla invece alla lettera. 🙂

Piaciuti gli esempi?  Se ne avete anche voi postate pure !

Ora divertitevi anche anche voi ad osservare questi aspetti nella comunicazione che vi circonda.


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