Sei visivo, uditivo, cinestesico ? – 2a parte

Abbiamo chiuso la [ 1a parte ] affermando che le persone hanno una spiccata, spiccatissima preferenza per uno dei cinque sensi. Sorpresi ? Aspettate a capirne le conseguenze…

E’ spesso inconscia ma è facile riconoscerla in noi e negli altri, un aspetto che vedremo essere di grande importanza nella relazione tra le persone e nella comunicazione in generale.

[untitled_box] Riassunto della puntata precedente:
bella visuale, il suono delle onde, i profumi del mare, la sensazione della sabbia sotto i piedi, il sapore dell’acqua salata…      Fine riassunto ![/untitled_box]

Numerosi studi ed osservazioni fatte hanno classificato le persone in base al loro canale primario, ossia il canale di comunicazione connesso a quel senso – dei cinque che abbiamo – che spicca particolarmente nei nostri schemi mentali.

E’ stato notato che la percentuale di persone predisposte per un canale sensoriale piuttosto che un altro dipende da molti fattori come l’età, la scolarità, l’ambiente, la cultura.

In occidente le persone adulte sono circa così assortite per tipo:

  • 55% visivo o visuale (Visual)
  • 20% uditivo (Auditory)
  • 25% cinestesico o cinestetico (Kinesthetic)

Quest’ultima parolona deriva dal greco kinesis (movimento) e raggruppa le persone che hanno una predisposizione al canale tattile, olfattivo e/o gustativo, ossia le dinamiche (movimento) di contatto tra persone, gli oggetti, il cibo, gli odori.

E allora ???  Quali sono gli effetti in concreto ?
Cosa cambia cioè tra una persona visiva, una uditiva ed una cinestesica?

Per portare qualche esempio, cambia (tendenzialmente) il loro modo di:

  • esprimersi, scegliere le parole ed i verbi, modulare la voce
  • gesticolare, muovere gli occhi e comunicare con il corpo
  • respirare (!!)
  • vestirsi
  • memorizzare le cose e quindi apprendere

…avranno probabilmente passioni, hobbies e magari professioni diverse…

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Cambia il “linguaggio del loro pensiero interiore
e quindi come comunicano verso l’esterno[/fancy_box] [fancy_box]

Cambia come rappresentano intimamente il mondo che li circonda
e di conseguenza come loro stessi lo rappresentano poi all’esterno.[/fancy_box]

Noi possiamo quindi facilmente fare il percorso inverso: dall’esterno verso l’interno per capire come è fatta una persona dentro per comprenderla meglio, per farci capire meglio.

Meraviglie della mente umana… e quante ce ne sono ancora da scoprire !

Ma veniamo al sodo, vogliamo finalmente leggere, toccare, vedere… queste differenze !

 

VISUAL
La persona visuale si concentra sull’osservazione visiva del mondo esterno, ovviamente è attirata dalle immagini e dall’esteriorità.
Ama immaginare, progettare.
Al suo interno “visualizza” i concetti e crea e memorizza immagini interiori.

AUDITORY
La persona uditiva si concentra sul suono e sulla parola, è attratta dai suoni, dai rumori, dai ritmi.
Ama il dialogo e la discussione.
Al suo interno tende a collegare i concetti a suoni e a discorsi.
KINESTHETIC
La persona cinestesica si concentra sulle sensazioni corporee (caldo, freddo, liscio, ruvido, dolce, aspro, profumi).
Ama la manualità e costruire fisicamente.
Al suo interno rappresenta e memorizza i concetti come sensazioni fisiche.
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Se un docente chiedesse ad un allievo come preferirebbe organizzare un corso:

VISUAL
Preferirebbe la proiezione di slides o video, avere delle dispense.
AUDITORY
Preferirebbe ci fosse una persona che spieghi e che attivi un dibattito.
KINESTHETIC
Preferirebbe esperienze pratiche ed attività di gruppo.
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Si parla spesso di “learning styles” infatti… non a caso i corsi più efficaci sono quelli che usano TUTTI questi sistemi assieme, in modo da eccitare in tutte le persone il loro diverso, personale, intimo “stile del pensare“.


Ed ora divertiamoci a scoprire altre differenze con degli esempi !

NEL COMPORTAMENTO

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VISUAL
Gestualità “centrifuga” ossia con ampi gesti verso l’esterno e verso l’alto, spesso è come indicasse o disegnasse in aria i concetti.

Spesso rivolge gli occhi verso l’alto.

Movimenti della testa verso l’alto.

Parla velocemente, spesso con raffiche di parole, senza cadenze particolari.

Respirazione toracica, alta e poco profonda.

Spesso si tocca gli occhi.

AUDITORY
Gestualità prevalentemente con movimenti delle braccia in orizzontale, ritmata, produce rumori, tamburella, schiocca le dita.

Tendenzialmente muove gli occhi lateralmente.

Inclina la testa sul lato e spesso tende l’orecchio. Movimenti della testa in orizzontale.

Parla con una cadenza ritmata  e regolare, con pause importanti ed  una accurata scelta delle parole.

Respirazione mediana.

Tende a toccarsi le orecchie o a fare fa gesti (ad esempio roteare l’indice) vicino alle orecchie.

KINESTHETIC
Gestualità “centripeta” ossia poco ampia e rivolta verso di sé, gesticola molto e spesso come a “stringere i concetti” o a fare azioni con oggetti, mediamente all’altezza della pancia.

Occhi spesso verso il basso.

Testa tendenzialmente rivolta verso il basso.

Parla lentamente e con lunghe pause, tono basso e volume basso.

Respirazione di pancia, con ampi respiri.

Tende a toccarsi il petto, pancia, naso. Cerca il contatto con l’interlocutore (gli prende la mano, gli tocca la spalla).

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Ci tengo a sottolineare che si tratta di una classificazione tendenziale, non soffermiamoci su un solo aspetto per trarre conclusioni generali ma consideriamo la globalità della persona o almeno più elementi.

Anche perché pur essendoci una preponderanza più o meno marcata del canale primario restano comunque attivi anche gli altri due, anche se meno “confortevoli”. Si parla spesso di canale secondario, che talvolta emerge soprattutto se stimolato.
Possiamo quindi essere dei visuali un po’ uditivi, oppure uditivi un po’ cinestesici e così via.

Il linguaggio verbale delle persone rappresenta uno dei biglietti da visita che più rendono evidenti le differenze tra i tipi, più evidenti nel parlato o nello scritto spontaneo.

Ad esempio l’espressione neutra “Ho capito!
sarà arricchita da ognuno secondo il tipo di creatività e di pensiero interiore:

un visivo la colorerà con un “Chiaro e lampante!
un uditivo ne sottolineerà l’aspetto dialettico con un “Messaggio ricevuto!
un cinestesico ne evidenzierà la fisicità con un “Ho afferrato il concetto!

Ed ora eccovi un elenco di esempi – apparentemente palloso ma spero lo troverete anche voi simpaticissimo – di elementi verbali che caratterizzano il linguaggio tipico dei tre tipi di persone.
Ricordiamoci che non capita mai che una persona usi elementi esclusivamente verbali, o esclusivamente uditivi o esclusivamente cinestesici, se non altro perché non tutti sono traducibili negli altri due tipi,
ciononostante d’ora in poi sarete in grado di scoprire da soli nelle persone e facilmente il netto sbilanciamento verso uno di essi !

NEL PARLATO

VISUAL

 

Vedo molto bene questo progetto!

Ci vediamo!

Uhmm…. non ci vedo tanto chiaro.

Chiaro e lampante!

Meglio se gli mostriamo il quadro completo sul prodotto.

Guarda, facciamo così…

AUDITORY

CONFRONTO ESPRESSIONI

Questo il progetto farà parlare di sè!

Ci si sente!

Uhmm… mi suona un po’ stonato.

Messaggio, ricevuto !

Direi di descrivergli in dettaglio il prodotto.

Senti, facciamo così…

KINESTHETIC


Me lo sento dentro, questo progetto prenderà piede!

Teniamoci in contatto !

Uhmm… sento puzza di bruciato.

Ho afferrato il concetto!

La cosa migliore è fargli toccare con mano il prodotto.

Ci tengo a fare così…

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punto di vista, senza ombra di dubbio, ben definito, guardi…, veda…, un approccio miope, un’idea nebulosa, vedere allo stesso modo, mettere a fuoco, essere di umor nero, in prospettiva, dare un’occhiata, in vista di…, mettere nero su bianco, vita grigia, combinarne di tutti i colori

ALTRE ESPRESSIONI

mettere la pulce nell’orecchio, fare orecchi da mercante, ascolti…, senta…, avere voce in capitolo, corre voce, dirlo chiaro e forte, fare attenzione, parola per parola, musica per le mie orecchie, l’ho già sentito, per così dire, fare appello a, parola chiave, prestare orecchio

 

pelle d’oca, piedi per terra, peli sulla lingua, puzza sotto il naso, non ti seguo, tenere in sospeso, tagliare corto, venire al sodo, avere tatto, fare il duro, avere modi ruvidi, scherzi di cattivo gusto, rimanere a bocca asciutta, essere di bocca buona, conto salato, avere un buon naso, tenere a mente,  fiutare l’inganno

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vedere, immaginare, apparire, sembrare, illuminare, inquadrare, monitorare, colorare, intravedere, scorgere, adocchiare, nascondere, visualizzare, focalizzare, ammirare, scrutare, guardare, prevedere, scomparire, eclissare, arrossire, sbiancare, chiarire

VERBI (anche figurati)

sentire, ascoltare, udire, bisbigliare, parlare, urlare, chiacchierare, divulgare, ronzare, sussurrare, scricchiolare, chiedere, rispondere, comporre, replicare, interrogare, elencare, tradurre, valutare, raccontare, verificare, suonare, amplificare, origliare, confidare, riferire

 

toccare, tastare, afferrare, accarezzare, manipolare, fare, plasmare, ricucire, stimolare, premere, modellare, solleticare, urtare, muovere, stringere, riscaldare, addolcire, gustare, assaporare, mangiare, inasprire, dissetare, saziare, odorare, annusare, profumare, fiutare

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vista, visione, visuale, immagine, panorama, prospettiva, fotografia, occhio, figura, occhiata, sguardo, luce, luminosità, oscurità, buio, colore, focalizzazione, segnale, tinta, tono, apparizione, aspetto, immaginazione, impressione, apparenza, splendore, quadro, immaginazione

SOSTANTIVI (anche figurati)

udito, dialogo, ascolto, orecchio, suono, idea, armonia, conoscenza, precisione, rumore, rombo, botto, silenzio, parola, discorso, blabla…, musica, melodia, canto, domanda, risposta, brusio, urlo, relatore, rimprovero, grido, sussurro, sviolinata, canzone, ritmo, tonalità, nota, eco

 

concretezza, presa, tocco, manipolazione, spigolosità, ruvidità, crescita, morbidezza, pesantezza, dolore, paura, passione, brivido, calore, freddo, pelle, mano, spessore, materia, peso, dolcezza, gusto, bontà, delicatezza, sapore, amarezza, lingua, palato, saliva, acquolina, appetito, sazietà, naso, fiuto, odore, profumo, fragranza, sentore

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chiaro, luminoso, scuro, brillante, opaco, colorato, ombreggiato, ombroso, ammirato, pallido, candido, abbellito, configurato, trasparente, limpido, dorato, fosco, splendente, inimmaginabile

AGGETTIVI (anche figurati)

ritmato, scandito, melodioso, armonioso, disarmonico, esatto, misurato, stonato, altisonante, silenzioso, rumoroso, armonioso, dissonante, amplificato, sonoro, inaudito

 

pesante,  stimolato, palpabile, tangibile, liscio, vellutato, concreto, morbido, spesso, ruvido, caldo, duro, impastato, appiccicoso, fresco, levigato, stretto, dolce, amaro, aspro, salato, acido, stomachevole, disgustoso, cremoso, piccante, gustoso, frizzante, succoso, appetibile, profumato, inebriante, fragrante, speziato, puzzolente, aromatico, soave, balsamico

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L’elenco potrebbe essere molto più lungo, ma non serve fare un dizionario… importante è capire la logica ed ora siete in grado di capire da soli se un’espressione sia neutra, visiva, uditiva o cinestesica !

[untitled_box]Vi invito ad osservare mentre gli altri parlano, prima magari alla TV, poi con gli amici, i colleghi e a verificare di persona queste interessanti sfumature del linguaggio e dell’essere.[/untitled_box]

Nella [ 3a parte ] vi farò vedere… vi spiegherò… vi farò toccare con mano… 🙂 degli esempi pratici di queste differenze, ad esempio persone famose di un tipo o dell’altro, come queste conoscenze siano utilizzate per migliorare la capacità nella comunicazione e come possiamo farlo noi stessi.

I vostri contributi ed osservazioni (qui sotto) sono come sempre i benvenuti !


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